Artrosi generalizzata

Cos’è

L’artrosi o osteoartrosi (OA) colpisce di solito dal punto di vista sintomatico solo poche articolazioni, se si eccettua quella della mano. In alcuni casi, quando sono interessate più di 5 articolazioni, viene chiamata generalizzata (OAG). Si tratta di una definizione ancora discussa, ma che rende abbastanza l’idea del possibile impegno poliarticolare, che sembra associarsi ad un’evoluzione peggiore e ad altre malattie, quali ad esempio il diabete. Paradossalmente l’OAG sembra rispondere meglio a terapie sistemiche (che agiscono per via generale), come ad esempio il cortisone. Di solito, nell’ambito delle varie articolazioni colpite, la mano è quasi sempre presente (anche se quando è isolata si chiama semplicemente artrosi della mano), e diventa OAG quando coinvolge almeno un’altra articolazione, possibilmente grossa (ad esempio ginocchio od anca). In alcuni pazienti queste forme esordiscono piuttosto precocemente e, se si eseguono radiografie, ci si accorge come gli aspetti radiografici siano esuberanti rispetto ai sintomi, in particolare predominano le formazioni ossee riparative, chiamate osteofiti (vedi capitolo su Artrosi). 

Cause

Fa parte delle forme cosiddette artrosi primarie (in effetti alcuni autori la chiamano artrosi primaria generalizzata) e quindi senza causa apparente. Tuttavia, si associa con frequenza ad altre patologie, soprattutto metaboliche, quali diabete, ipercolesterolemia, ipertensione, iperuricemia e gotta, per cui è probabile che nei meccanismi che la generano gli aspetti metabolici siano rilevanti. 

Sintomi

I sintomi si rassomigliano a quelli dell’artrosi di altre localizzazioni, forse con violenza minore e con rigidità mattutina maggiore, probabilmente perché è difficile scaricare il peso su un’altra articolazione se sono molte quelle colpite. Tuttavia, a livello della colonna vertebrale, la diffusione artrosica alle varie vertebre e la presenza frequente di calcificazioni dei ligamenti porta ad una rigidità molto accentuata. I sintomi a carico della mano sono simili a quelli dell’artrosi della mano, con dolore e ingrossamento progressivo delle articolazioni tra le falangi, le interfalangee, soprattutto prossimali (vedi figura…), ma con meno fenomeni infiammatori. Frequente l’associazione con alterazioni tendinee o della fascia della mano, tipo m.di Dupuytren. 

Esami di laboratorio

Conoscendo la frequente associazione dell’OAG con le forme metaboliche, le indagini di laboratorio devono includere anche quelle riguardanti queste malattie. Utile anche la determinazione degli esami dell’infiammazione (proteina C reattiva e VES), per escludere forme infiammatorie poli-articolari atipiche. Dal punto di vista strumentale le radiografie sono molto espressive. A livello della colonna vertebrale in genere i segni di artrosi sono esuberanti e si trovano talvolta associati a calcificazioni dei ligamenti tipici della DISH (vedi capitolo DISH tra le forme non articolari).

Terapia

In queste forme, a parte la terapia specifica della singola localizzazione (ad esempio ginocchio, anca, mano ecc.) con analgesici (paracetamolo) o FANS, terapie intra-articolari, va tenuto conto dell’aspetto generalizzato e quindi è proprio in questi casi che è utile far ricorso ai farmaci cosiddetti condroprotettori o SYSADOA abbastanza precocemente. Ovviamente, vista la tendenza alla progressiva rigidità, l’attività fisica è fondamentale. Qui non si accettano scuse: ci sono diversi modi per fare attività fisica, dal camminare, all’andare in palestra, andare a ballare, fare yoga, e soprattutto seguire i consigli di Fisiatri e Fisioterapisti. Ma starsene fermi senza muoversi per pigrizia o inerzia è un atteggiamento suicida. Va detto a chiare lettere. Utili le terapie termali, fanghi, bagni, ginnastica, massaggi.  


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