La pandemia Covid-19 ha radicalmente cambiato l’opinione di una parte non trascurabile della popolazione, ma anche di alcuni politici ed amministratori sul valore dei vaccini, che fino all’anno scorso suscitavano ancora molte polemiche sulla loro efficacia e dubbi sui loro possibili effetti indesiderati.
Comunque, è utile ribadire che le vaccinazioni sono il più efficace strumento di prevenzione per il controllo delle malattie infettive nella popolazione generale. Ciò è ancora più importante nei pazienti con malattie reumatologiche poiché questi sono ad aumentato rischio di contrarre infezioni.
Per la popolazione adulta l’autunno è il momento di maggior ricorso alle vaccinazioni, dovuto in particolare a quella anti-influenzale, che quest’anno è stata particolarmente raccomandata per evitare il sovraccarico delle strutture e degli operativi sanitari, ma anche per evitare equivoci con il Covid-19, vista la similitudine dei sintomi.
Tuttavia, i pazienti con malattie reumatologiche non sanno bene come comportarsi e spesso neanche il loro medico di famiglia sa aiutarli e consiglia loro di rivolgersi allo specialista che talvolta non è facile da raggiungere.
La Società Italiana di Reumatologia (SIR), con encomiabile tempestività, ha pubblicato sul sito SIR le raccomandazioni per il ricorso alle vaccinazioni (di ogni tipo) per i pazienti con malattie reumatologiche, destinato agli operatori sanitari, in particolare medici di medicina generale e/o specialisti. Teniamo a sottolineare che queste sono in linea con le raccomandazioni della Società Europea di Reumatologia (EULAR).
Noi abbiamo tratto gli elementi principali delle raccomandazioni SIR che riguardano la vaccinazione anti-influenzale.
VACCINO ANTINFLUENZALE
Prof. Leonardo Punzi, Presidente Hemove Onlus, Referente Rete di Reumatologia Regione Veneto